Ma sono l’unico a non acchiappare un captcha al primo colpo? Alcuni (beh, onestamente abbastanza spesso) li trovo assolutamente illeggibili, mi cimento in rotazioni innaturali di capo e monitor, zoom da miopia avanzata, ed anche la “versione audio” spesso non aiuta affatto. Preso quindi dalla fretta e dall’ira funesta lo ricarico finché non lo risolvo e poi non ci penso più fino al prossimo. Questo Dilbert, ovviamente, mi ci ha fatto soffermare l’attenzione.
Oltre a trovarli spesso incomprensibili li trovo, praticamente sempre per gli usi che ne faccio, sovradimensionati per la funzione che devono svolgere: trovare 8 volte le immagini con macchine, le colline o i semafori per cancellarmi da una mailing list? O preferite stringhe alfanumeriche illeggibili (per un robot tanto quanto per me) per registrarmi ad un qualche sito?
Capisco che nell’era digitale la sicurezza sia tutto, ma mi sembra un sistema (ovviamente perché non riesco a risolverlo al primo colpo) farraginoso ed involuto. D’altra parte non eravamo già andati oltre qui?
Mi chiedo, inoltre, davvero non esiste un qualche bot in grado di risolverli? Davvero solo il nostro (vostro) acuto occhio trova tutte le biciclette in quelle dannate immagini o riconosce la b deforme da un 6? Ah, che sia chiaro, i captcha sono comunque generati da robot (o forse da moron? 🙂 )
Mi aspetto che anche gli agenti per l’online banking, i customer care, i pokeristi telematici e via dicendo prima o poi debbano passare un esame di captcha per poter lavorare. Consisterebbe in una serie di numeri-lettere a caso di decriptare ad occhi bendati… con l’aiuto di un computer.
WU