cocciuto? ostinato? testardo? caparbio?

Vi siete mai accorti di quante sfumature ci sono attorno ai termini cocciuto-ostinato-testardo-caparbio? E quanti modi di dire abbiamo poi creato noi: testardo come un mulo, testa dura, testone, etc.

Facciamo una piccola analisi della differenza fra questi quattro termini prima di abbandonarci a quello che mi ha effettivamente colpito: la traduzione di una di queste parole in inglese ha una pletora di possibilità ancora più ampia che in italiano.

Allora, per come la vedo io (ma un rapido giro su Goooogle pare darmi ragione anche se in questo caso non è facile orientarsi fra le varie fonti e molte mi paiono anche in contraddizione fra loro…) le sfumature potrebbero essere queste.

Il cocciuto è colui che si ostina nell’agire/pensare a modo suo senza curarsi di cosa gli viene detto. Il testardo si rifiuta addirittura di ascoltare il parere altrui, non si lascia convincere, è profondamente convito della bontà delle proprie idee. Il caparbio è un determinato, chi persegue un obiettivo con tutte le sue forse e non si fa facilmente mettere i piedi in testa. L’ostinato è un fissato, chi, anche quando realizza delle manchevolezze/pericoli nei suoi comportamenti/parole ritorna a compierle/dirle come se il suo scopo fosse quello indipendentemente dal risultato.

Ma gli inglesi, in questo, ci battono alla grande:

  • stubbon -> il cocciuto, la versione base.
  • bloody-minded -> tecnicamente è un “irragionevole testardo”, e non saprei perché il termine indichi anche sanguinario (mi viene in mente che storicamente chi ha commesso i più sanguinari massacri deve esser stato un bel po’ testardo, ma mi pare un volo pindarico eccessivo…).
  • obdurate -> più che altro caparbio, ostinato; quasi inflessibile, duro (effettivamente una sfumatura di secondo livello che sarei curioso di chiedere ad un madre lingua inglese).
  • stout -> versione informale che mi sembra più che altro una estensione del termine che applicato ad una persona (per la birra la faccenda è diversa 🙂 ) vuol dire tozzo, tarchiato, ma anche intrepido, valoroso, coraggioso… per esser tale un po’ di caparbietà ci deve pur essere…
  • bullheaded -> beh, questo è facile: dalla testa dura. Esattamente come da noi chi ha la testa dura è testardo. Ora se è testardo o cocciuto o ostinato o caparbio non è chiarissimo semplicemente dalla durezza della testa, ma di certo aver la testa dura (se non troppo dura) è una dote, quantomeno per resistere ai colpi.
  • balky -> è il testardo irrigidito, quello difficile da smuovere dalle proprie convinzioni (lo tradurrei personalmente più come ostinato). Colui che è così fissato sulle proprie posizioni da essere praticamente inamovibile (ah… quanti ne conosco! Ah… quante vole lo sono stato io stesso!). Interessantissimo il fatto che la parola inglese venga anche (anzi, principalmente) tradotta in italiano con “ottimista”…
  • bullish -> mi pare più che altro si applichi a chi fa il sostenuto partendo dalle proprie convinzioni. Un cocciuto che oltre a non ascoltare consigli e suggerimenti si colloca anche nella posizione “dall’altro in basso”.
  • cussed -> usiamo il termine per “maledetto” (potrebbe essere “maledetto testardo”); si applica specialmente a testardi polemici, quelli che argomentano in maniera eccessiva (… personalmente quelli che per sfinimento pretendono di aver ragione… forse li chiamerei più maledetti che testardi…).
  • hard-headed -> leggermente diverso dal bullheaded; il capoccione “dalla testa indurita” è colui che ha già passato lo stadio della cocciutaggine per avvicinarsi a quello della testardaggine (neanche fosse un’escalation…). Colui che ormai si continua a rifiutare di ascoltare il suggerimento altrui anche quando è evidente che le cose non sono andate (o stanno andando) per il verso desiderato; si ormai la testa si è eccessivamente indurita da non esser più utilizzabile.
  • mule -> ed ecco il nostro mulo (bardotto 🙂 ). Testardo come un mulo è una di quelle espressioni che quanto la sento mi spingono istintivamente a figurarmi il soggetto con orecchie lunghe e muso da asino il che mi distrae e mi fa più sorridere che capire effettivamente la testardaggine del mulo (animale che, a quanto ne so, ama seguire il proprio percorso e si muove solo quando effettivamente lo decide… non ho evidenze sperimentali, ma se confermato questo comportamento mai modo di dire fu più calzante…).
  • obstinate -> il nostro ostinato, caparbio. C’è una sottile differenza fra testardo ed ostinato (immagino anche in inglese). Mentre il primo mi da l’idea di essere una specie di fissato che non ascolta neanche i consigli di chi lo circonda il seconda mi ha l’idea di una persona determinata, molto risoluta. Il confine è flebile: l’ostinazione estrema è effettivamente cocciutaggine.
  • pig-headed -> versione più colloquiale (anche perché significa letteralmente “testa di maiale”… neanche i maiali fossero testardi…).
  • stiff-necked -> dal collo rigido: “proud and unwilling to do what other people want”. Evidentemente per esser cocciuti la testa dura deve esser sorretta da un rigido collo. In italiano non trovo equivalenti, ma l’idea di associare la testardaggine a qualcosa che non sia la testa non mi spiace affatto.
  • tough nut to crack -> questo è il più bello: una noce dura da aprire (quasi poetico considerando che si parla di testoni…). Vuol si dire testardo/cocciuto, ma anche “gatta da pelare”. Una noce dura da aprire, una gatta difficile da pelare, una situazione che mette alla prova tutta la nostra testardaggine… non che ci voglia poi molto a farla uscire alla luce.
  • dogged -> ero indeciso se metterlo o meno. Mi sa che rende più che altro il nostro tenace, colui che non si arrende. Un po’ meno di caparbio è uno che prova, prova e riprova, ma è ad un certo punto cosciente di dove doversi fermare (oltre ad essere il terzo animale che chiamiamo in causa per spiegare la testa dura di noi umani).

WU

PS. Posso dire tranquillamente che dopo tutto questo sproloquio continuerò a tradurre in inglese testardo esattamente come cocciuto con stubbon.

PPSS. Metterei ostinatamente questa qua come colonna sonora di questo arzigogolo linguistico.

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