Dipingiamo gli alberi

Deforestazione, bla bla bla. Rispetto per l’ambiente, bla bla bla. sostenibilità dell’urbanizzazione, bla bla bla.

Mi sembrano sempre più (queste come effettivamente tante altre) parole vuote, concetti ben noti triti e ritriti che vengono sbandierati di bocca in bocca senza però vedere azioni effettive e concrete che seppur piccole possano giustificare il sol fatto che ci riempiamo la bocca di questi concetti. Per questo motivo, soprattutto, questa iniziativa mi piace. Semplice (beh, forse neanche troppo) e geniale.

A Varsavia (e certamente non solo) l’inquinamento è un problema. La trafficata stazione della metropolitana Politechnika è un via vai incessante di auto e mezzi in generale. Spazio per piantare alberi non ce n’è, ovviamente. E Varsavia è solo l’ultima arrivata in ordine di tempo, per ora, almeno a mettere a fuoco il problema come concreto e non come strumento da campagna elettorale.

Mura da dipingere in abbondanza. E non è detto che la cosa non possa essere una soluzione semplice, magari minima, ma concreta al problema dell’inquinamento cittadino. Un bel murales dipinto con vernice idonea, è un ottimo strumento per catturare gli inquinanti e contribuire a rendere più vivibile i pressi della stazione.

La vernice che svolge questo compito è la KNOxOUT che reagisce con il NOx generato da automobili e mezzi urbani, da fabbriche, centrali elettriche e via dicendo. La vernice fotocatalitica, sfruttando la luce del sole (che, lasciatemelo dire, a Varsavia non è proprio cosa abbondante…) come catalizzatore converte gli inquinanti in acqua, un po’ di CO2 (inquinante si, ma prodotta in quantità molto minori del NOx che viene assorbito) e nitrato di calcio. Quest’ultimo, assolutamente innocuo, rimane sulla superficie del murales fino alla prima pioggia per poi esser lavato via e lasciare il murales “pulito” e pronto per assorbire nuovi inquinanti.

Murales di questo genere esistono già a Bankok, Belgrado (ed appunto Varsavia), ma soprattutto la lista dei luoghi che intendono adottarli a breve è lunga: Lima, Sydney, Jakarta, Manila, San Paolo, Santiago, Johannesburg, Melbourne, Bogotà e Panama City. Non possono non notare l’assenza delle grandi città Europee, e certamente di quelle Italiane.

I murales fanno parte di questo interessantissimo progetto (sponsorizzato dalla Converse, che bella forma di pubblicità!) che sostanzialmente vorrebbe impiantare alberi urbani anche dove questi non possono evidentemente crescere per ovvie ragioni di spazio (si sa com’è… l’ingombro di queste piante non ne giustifica il loro ruolo “salva vite”…).

Forse non è la soluzione, ma certamente un degno palliativo. Se non altro un bel disegno mi disturba molto meno di tante parole a vuoto.

WU

PS. Ad oggi la superficie totale dei murales dipinti con questa superficie equivale alla bellezza di 5559 alberi che, a parte il numero assoluto, è come se fossero stati piantati proprio “dove servono” ovvero in punti particolarmente inquinati delle nostre (e non degli alberi) città.

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